7.9.15

:: Dromology Archive 4 :: Il Secolo accelerazionista per eccellenza: il Cinquecento Rinascimentale - Parte VIII - Recensione del libro "Gli algoritmi del capitale" (curato da Matteo Pasquinelli)


:: Dromology Archive 4 :: Il Secolo accelerazionista per eccellenza: il Cinquecento Rinascimentale


Tommaso Campanella nel 1602 diede alle stampe il celebre libro utopico La città del sole. Al suo interno si legge questa significativa frase:


V’è più historia in cent’anni che non ebbe il mondo in quattromila; e più libri si fecero in questi cento che in cinquemila; e l’invenzioni stupende della calamita e stampe ed archibugi, gran segni dell’unione del mondo…”.


Non c’è ombra di dubbio che tra il Quattrocento e il Seicento si siano sviluppati in Europa un numero enorme di processi tecnici, scientifici e sapienziali che intrecciati in una progressione continua abbiano fatto balenare, per la prima volta nell’umanità, il sogno di un «Tutto comune», cioè quella «Unione del Mondo» che Campanella coglieva nei «gran segni» delle scoperte del Cinquecento: la calamita, dunque, la Scienza, le stampe, dunque, il Sapere, l’archibugio, dunque, la Guerra. Ma lo scritto del filosofo italiano mette in evidenza alcuni temi su cui varrebbe la pena soffermarsi: il rapporto tra pensiero utopico-politico e scoperte scientifiche, tra rivoluzione psico-mentale e rivoluzione «meccanica», tra organizzazione del mondo a venire e organizzazione sociale contingente. La prossimità magistralmente evocata da Campanella tra «Unione del Mondo», progresso tecno-scientifico e compressione temporale secolare, sollecita le seguenti riflessioni: 1) non esiste accelerazione assoluta e ogni epoca sviluppa la propria accelerazione; 2) nel campo di forze secolarizzato si forma solo il convergere caotico di un fascio di tendenze accelerate che s’intrecciano ad altre medie velocità ambientali; 3) nel processo accelerato delle forze materiali - a cui dobbiamo sottrarre qualsiasi ipotesi ciclica e lineare - ogni resistenza 'negativa' viene espulsa dal movimento stesso di progressione, in quanto esso stesso dotato di un potere centrifugo che espelle tutto ciò che rimane di inorganico. A seguito di queste ipotesi, si dovrebbe distinguere tra accelerazioni relative e assolute, accelerazioni intragenerazionali e intergenerazionali, tra velocità medie di lunga durata e brusche accelerazioni di momenti contingenti, di elementi organici e inorganici di una accelerazione. Oppure potremmo ipotizzare, in un radicale cambio di prospettiva tecno-politica, la distinzione tra forze catecontiche e spinte rivoluzionarie. Si dovrebbero analizzare periodi storici, archelogie dei saperi, cartografie dei poteri, virtualità future con le Fisiche e le Meccaniche appropriate. È giunto il momento in cui politica e filosofia, fisica e cibernetica affinino una nuova visione congiunta e stringano una nuova alleanza. ( segue QUI )

(Nota dell'editore: il testo completo si compone di 22 paragrafi che verranno pubblicati giorno per giorno, a partire dal 31 agosto 2015. Il titolo del breve saggio/recensione è Dromologia, bolidismo e accelerazionismo marxista. Frammenti di comunismo tra al-Khwarizmi e Mach)



Picblog: Euthanasia Coaster by Julijonas Urbonas: Challenging the physical and psychological limits of the human body, this speculative design is intended to slowly ascend 1,700 feet into the air before launching passengers down seven loops at a mind-boggling speed of 330 feet per second. The roller coaster aims to give its riders a diverse range of experiences from euphoria to thrill, tunnel vision to a loss of consciousness and, eventually, to the end result: death.