22.10.11

Zizek live set @ Occupy Wall Street, Zuccotti Park, NY, 9th October 2011


(...) In una vecchia storiella dell’ex Germania Est, un operaio viene mandato a lavorare in Siberia. Sapendo che la sua posta sarà controllata dalla censura, dice ai suoi amici: “Concordiamo un codice: se vi scriverò usando l’inchiostro blu, vorrà dire che è tutto vero; se userò l’inchiostro rosso, vorrà dire che è tutto falso”. Dopo un mese i suoi amici ricevono la prima lettera, scritta con l’inchiostro blu: “Qui è tutto meraviglioso: i negozi sono pieni, c’è da mangiare in abbondanza, gli appartamenti sono grandi e ben riscaldati, al cinema danno film occidentali e ci sono tante belle ragazze pronte all’avventura. L’unica cosa che manca è l’inchiostro rosso”. Non è forse questa la nostra situazione? Abbiamo tutte le libertà che vogliamo, ma ci manca l’inchiostro rosso: ci sentiamo “liberi” perché non abbiamo un linguaggio capace di esprimere la nostra mancanza di libertà.
La mancanza di inchiostro rosso significa che i termini che usiamo oggi per indicare il conflitto – “guerra al terrore”, “democrazia e libertà”, “diritti umani” eccetera – sono falsi e mistificano la nostra percezione della situazione invece di aiutarci a pensarla. Voi, qui, state dando a tutti noi l’inchiostro rosso.


Testo completo sul blog Sentieri Erranti
Non siamo sognatori: articolo completo dell'intervento di Zizek su Internazionale
Noi non siamo sognatori @ liberazione
testo completo in inglese sul sito della casa editrice Verso

Interessante l'esperimento di Human Microphone da parte degli astanti per duplicare l'effetto delle parole di Zizek a coloro che, alle loro spalle, non riuscivano ad udire il discorso. Tra la ridondanza e la litania...


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