16.5.11

Olivier Messiaen - Quatre études de rythme - Mode de valeurs et d'intensités



Un ritmo non retrogradabile è un ritmo palindromo. Come è noto “palindroma” è la possibilità di leggere - un numero, un ritmo, una parola - ottenendo lo stesso risultato iniziando indifferentemente da destra o da sinistra. Ad esempio Anna è un nome palindromo, 4224 è un numero palindromo, la “Tala 2“ della collezione di 108 tala, ora abbandonate, intitolata “Astottara sata tala” è un ritmo con ciclo palindromo, con la sua “anga duration” di 8,4,4,8; allo stesso tempo la “Ata tala” (l’Ata tala è uno dei cicli ritmici più utilizzati ai giorni nostri e appartiene alla collezione “moderna” di 35 tala denominata “Sulaadi tala”) possiede una struttura di cicli ritmici in cui coesistono pattern sia palindromi che retrogradi. Un esempio lampante di musica polifonica palindroma “ristretta” è la breve composizione “The conference” del musicista indiano Nitin Sawhney dove si giustappongono i ritmi con moto diretto costante delle tabla (lo strumento principe delle “tala hindustani” ovvero dell’India del Nord) e i ritmi non retrogradi palindromi delle voci dato che è possibile una lettura fonetica dei pattern ritmici delle tala (esistono infatti notazioni sia fonetiche, sia matematiche, sia occidentali delle tala ed è ancora viva una tradizione orale con la quale si tramandano le varie “gharana”, le scuole di tala). Un esempio di musica ritmica palindroma “allargata” - cioè che comprende solo parti centrali o laterali “non retrogradabili” - è l’opera “Quatre études de rythme” di Olivier Messiaen (1949-1950) nella quale si proiettano oltre il canone occidentale le tecniche ritmiche del compositore francese e si approda ad un uso raffinato dei cicli ritmici indiani.


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